Tra le località più gettonate della Puglia, dove gran parte dei vacanzieri decidono di trascorrere le vacanze estive, ci sono le bellissime Marine di Melendugno, ossia Roca, Torre Sant’Andrea, Torre dell’Orso, Torre Specchia Ruggeri e San Foca.
Quest’ultima si trova a poco meno di 24 km da Lecce, si affaccia sul Mare Adriatico e rappresenta una tappa imperdibile nel corso di un tour in Salento, grazie alle sue belle spiagge, all’aria rilassata che si respira tra le vie del piccolissimo borgo di pescatori e per la sua posizione geografica, a due passi da altre località imperdibili del Salento come Otranto, la Riserva Le Cesine e lo straordinario borgo fortificato di Acaya.
Cosa vedere a San Foca, una delle Marine di Melendugno
San Foca sorge esattamente tra Torre Specchia Ruggeri e Roca Vecchia e il suo nome ha evidenti origini bizantine, derivando dalla parola Fokàs: si pensa sia legato al santo San Foca di Sinope, martire che è vissuto sotto il dominio di Traiano nel III d.C, oppure da Niceforo Foca il Vecchio, il generale che nel IX d.C. rafforzò maggiormente il dominio di Bisanzio in Salento e in generale nel Sud Italia.
Il simbolo di San Foca è senza dubbio la Torre di Guardia, nota anche come Torre di Capo di Sapone o di San Fucà: è stata costruita nel 1568 su progetto di Antonio Saponaro per permettere di poter preventivamente avvistare i pirati turchi provenienti dal mare. Presenta un trono piramidale e una base quadrata e, dal XVI secolo, ospita gli uffici della Capitaneria di Porto.
Merita di essere visitata anche la Chiesa di S.Maria Assunta, ricostruita nel ‘900 ma di chiare origini medioevali, all’interno della quale è custodita la statua di San Foca.
L’estate è il periodo perfetto per visitare San Foca e dintorni, non solo per godere dello splendido mare che bagna le sue coste ma anche per le feste e gli eventi che animano questo borgo salentino.
Si pensi ad esempio alla Sagra del Polpo nella vicina Melendugno, di cui ovviamente San Foca è una frazione: è questa l’opportunità di assaggiare il polipo cucinato in modi diversi e gustosi, fritto, alla pignata o in gustosissime polpette.
Da non perdere è poi la suggestiva Festa della Madonna del Mare nel mese di luglio, il cui momento clou è rappresentato dalla processione in mare della statua della Vergine su una barca dei pescatori di San Foca.
Le spiagge più belle di San Foca e le grotte da visitare
La Spiaggia di San Basilio è uno degli arenili più belli della costa di San Foca: qui soffia il tiepido vento scirocco, l’aria profuma di macchia mediterranea e il mare rivela colori esotici e caraibici.
Altrettanto incantevoli sono la Spiaggia degli Aranci, totalmente libera e la Spiaggia delle Isole Asce, molto amata da chi pratica snorkeling nei pressi delle isole basse site a largo, facilmente raggiungibili anche a nuoto.
La Spiaggia dei Brigantini è invece una piccola baia naturale letteralmente paradisiaca, dall’aspetto selvaggio ma ugualmente attrezzata grazie alla presenza di stabilimenti balneari: la sua caratteristica principale è la presenza a largo, nel mare cristallino, di una serie di scogli e rocce dalle forme bizzarre, tra le quali spicca lo Scoglio dell’Otto, dalla morfologia alquanto particolare.
A due passi dal centro di San Foca e vicino al porticciolo turistico, si trova invece la Spiaggia delle Fontanelle, un’arenile di spiaggia dorata ideale per le famiglie alla luce delle comodità qui presenti.
A tal proposito dallo stesso porticciolo, dove possono essere ormeggiate fino a 500 imbarcazioni, partono barche alla scoperta di spettacolari cavità carsiche come la Grotta degli Amanti: si narra che qui una coppia di giovani innamorati si riparò per sfuggire al forte vento di tramontana ma, all’improvviso, la marea crebbe e li travolse, uccidendoli.
Pare che certe notti di primavera, nella Grotta degli Amanti, si possano ascoltare lamenti e sospiri che apparterrebbero ai due innamorati.
Da non perdere è anche la Grotta della Poesia, che in realtà è una piscina naturale con la volta crollata per via dell’azione degli elementi nel corso dei secoli. Il nome rimanda alla leggenda secondo la quale i poeti del territorio si recavano in questa piscina per ammirare una bella fanciulla fare il bagno, trovando così ispirazione per le loro rime.
È considerata una delle più belle piscine naturali al mondo e, un piccolo passaggio, permette di entrare in un’altra grotta adiacente, più piccola, dove sono conservate antichissime scritte in lingua messapica, latina e greca, dedicate al dio Taothor.
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